Federauto: Il Settore Automobilistico nel 2025: Inizio d’Anno con una Contrazione

4 Febbraio 2025 by Redazione

Il 2025 non parte bene per il settore automobilistico. Secondo i dati rilasciati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel mese di gennaio sono state immatricolate 133.692 autovetture, registrando un calo del -5,8% rispetto alle 142.010 dello stesso mese dell’anno precedente. Nonostante un giorno lavorativo in meno rispetto al gennaio 2024, il mercato si trova a fronteggiare una crescente incertezza tra i consumatori, influenzati dal dibattito europeo sul Green Deal Automotive e le sue implicazioni future.

Massimo Artusi Federauto © Francesco Vignali Photography

La Voce di Federauto
Massimo Artusi, Presidente di Federauto, ha commentato il risultato del mese:
«A prescindere dal giorno lavorativo in meno, il mercato delle auto parte male. Senza il contributo delle auto-immatricolazioni dei dealer, i numeri sarebbero stati ancora più negativi. Questo risultato evidenzia chiaramente la confusione tra i consumatori, condizionati dalle discussioni in corso a livello europeo sulle prospettive e le tempistiche del Green Deal Automotive».
Artusi è intervenuto al convegno “Autotrasporto e Sostenibilità: la parola al mercato”, sottolineando la necessità di strategie per rilanciare il settore.

Calo Generale: Analisi per Canali di Vendita

L’analisi dei canali di vendita conferma il trend negativo. I privati registrano una flessione del -3%, sebbene la loro quota di mercato aumenti fino al 63,4% (+1,6 punti percentuali).
Le flotte segnano un calo del -3,6%, mentre le auto-immatricolazioni, comprese quelle per uso noleggio, si attestano all’8,41% del mercato, sostanzialmente in linea con gennaio 2024 (-0,75 punti percentuali).
Un dato positivo proviene dai concessionari, che registrano un aumento delle auto-immatricolazioni pari al +16,65% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In controtendenza, il settore del noleggio subisce una contrazione più marcata, con un calo del -13,53%, scendendo al 23,2% del totale (-2 punti percentuali).

Le Proposte di Federauto per la Ripresa

Alla luce dei dati negativi, Federauto ha avanzato alcune richieste alle istituzioni europee per incentivare la ripresa delle vendite e aumentare la competitività del settore:

  • Eliminazione delle sanzioni imposte ai costruttori automobilistici;
  • Anticipo al 2025 della verifica prevista dal Regolamento CO2;
  • Adozione di un approccio basato sulla neutralità tecnologica per la decarbonizzazione del trasporto su strada.

Alimentazioni: Crescita dell’Elettrico, Crollo del Diesel

L’andamento delle vendite per tipo di alimentazione mostra un quadro in evoluzione. Le auto a benzina perdono un -17,5%, mentre il Diesel subisce una drastica contrazione del -41,1%. Anche il GPL segna una diminuzione del -10,87%.
Tuttavia, i veicoli elettrici registrano un notevole incremento del +131,3%, portando la loro quota di mercato al 5% (+3 punti percentuali). Positiva anche la performance del settore ibrido, che cresce dell’+11,4%, rappresentando il 48,3% del mercato (+8 punti percentuali).

In particolare, le vendite di veicoli plug-in salgono del +14,65%, mentre le motorizzazioni full e mild hybrid registrano un incremento dell’+11,1%.
Massimo Artusi ha dichiarato:
«Il forte incremento delle immatricolazioni elettriche dimostra che, nonostante le incertezze normative, c’è un crescente interesse verso una mobilità più sostenibile. Tuttavia, per garantire una transizione efficace, sono necessari incentivi strutturali e maggiore chiarezza nelle politiche ambientali».

Un Picco di Immatricolazioni a Fine Mese

Un dato significativo riguarda il picco delle immatricolazioni negli ultimi tre giorni di gennaio, quando è stato registrato il 34,26% del totale mensile. Questo evidenzia la tendenza degli operatori a concentrare le immatricolazioni verso la fine del mese, una pratica legata alle politiche commerciali delle case automobilistiche.

In sintesi, nonostante la crescita del settore elettrico e ibrido, il mercato automobilistico inizia l’anno in negativo, con incertezze legate alla normativa europea e una flessione nelle vendite, che richiedono risposte strutturate e tempestive per rilanciare il comparto.

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