Incentivi Auto: Addio dal 2025, Nuove Strategie per il Settore Automotive

4 Dicembre 2024 by Redazione

Nel 2024, gli incentivi auto destinati all’acquisto di veicoli a basse emissioni non hanno ottenuto gli effetti positivi sperati, specialmente sul fronte della produzione. A confermarlo è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Adolfo Urso, che, rispondendo a un’interrogazione di alcuni senatori del Partito Democratico, ha annunciato che dal 2025 gli ecobonus per le auto a basse emissioni non saranno rinnovati, e probabilmente nemmeno negli anni successivi.

Nuova Strategia per il Settore Automotive

L’orientamento del governo italiano, illustrato anche dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante la discussione sulla Legge di Bilancio, prevede una completa revisione delle politiche di incentivi. L’obiettivo è avviare una strategia volta a sostenere l’industria automobilistica nazionale, spostando i fondi precedentemente destinati agli ecobonus e alle rottamazioni verso le imprese che investiranno nella riconversione della produzione.

Urso ha chiarito: “Non tagliamo i fondi per le imprese che vogliono riconvertirsi, ma riduciamo gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche prodotte in Cina o in altri paesi”. Con queste parole, il governo intende promuovere il rafforzamento delle filiera automotive italiana, sostenendo la produzione locale piuttosto che quella importata da paesi esteri.

Incentivi per Filiere Strategiche

A tal fine, il governo italiano intende istituire filiere strategiche nazionali, che comprendono anche il settore automotive. Una parte di questa strategia è il recente provvedimento firmato da Giancarlo Giorgetti per istituire un nuovo sportello finanziato dal PNRR con una dotazione di 500 milioni di euro. Questo fondo, destinato a supportare le imprese che accettano di riconvertirsi, potrà essere integrato nel biennio 2025-2027, rafforzando così le capacità produttive interne.

Il Ministro aveva già anticipato questa visione durante la presentazione del Libro Verde Made in Italy 2023, esprimendo l’intenzione dello Stato di agire come “stratega” nel delineare una politica industriale nazionale orientata al lungo periodo. Questo piano mira a consolidare la posizione dell’Italia tra le prime economie mondiali, con particolare attenzione alla transizione ecologica, digitale e geopolitica.

Crisi dell’Automotive: Un Problema Europeo

La crisi del settore automotive, tuttavia, non è limitata all’Italia, ma coinvolge l’intero mercato europeo. Secondo i dati dell’UNRAE, il mercato delle autovetture in Europa sta vivendo un periodo di flessione, con i principali paesi – tra cui Germania, Italia e Francia – che segnano numeri negativi nelle immatricolazioni. A settembre 2024, le vendite in Europa sono calate del 4,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Inoltre, la decisione del Gruppo Volkswagen di chiudere tre stabilimenti in Germania, con annesse riduzioni di personale, sottolinea la difficoltà del settore, che sta cercando di adattarsi a una domanda in calo e a una transizione verso motori più ecologici.

Revisione del Green Deal: Una Nuova Posizione dell’Italia

In questo contesto, l’Italia sta spingendo per una revisione anticipata del Green Deal europeo, proponendo una revisione già nel 2025, anziché nel 2026, come stabilito dalla normativa UE. Il governo italiano, insieme alla Repubblica Ceca, ha già presentato un documento per anticipare le clausole di revisione delle emissioni di CO2 per i veicoli leggeri, mirando a un approccio di neutralità tecnologica.

La proposta non mette in discussione l’obiettivo di decarbonizzazione al 2035, ma chiede di raggiungerlo considerando non solo le auto elettriche, ma anche altre tecnologie sostenibili, come i biocarburanti e gli e-fuel.

Il Green Deal, infatti, prevede il divieto di immatricolare auto con motore endotermico dal 2035 e sanzioni per le emissioni eccessive già dal 2025. La posizione italiana cerca di mediare tra l’esigenza di ridurre le emissioni e la necessità di tutelare il settore automobilistico europeo, che sta attraversando una fase di transizione critica.

In sintesi, il governo italiano sta orientando la propria politica verso una rivoluzione industriale interna, riducendo gli incentivi diretti all’acquisto di auto elettriche e concentrandosi invece sul supporto alla riconversione delle imprese italiane, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla competitività a livello internazionale.

    Trova l'auto giusta per te

    Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi che mi interessano ai sensi dell’Informativa Privacy